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Cammini. - Si dirà cammino una funzione continua , ove è un intervallo.
- Un cammino si dirà semplice se è iniettiva.
- Un cammino si dirà chiuso se è un intervallo chiuso e (in altri termini corrisponde ad una funzione continua dalla circonferenza unitaria in , ovvero una funzione continua su che sia periodica).
- Un cammino si dirà semplice chiuso se è chiuso ed è iniettivo tranne che negli estermi (la funzione che induce sulla circonferenza è iniettiva) .
- Un cammino si dirà se è differenziabile con continuità volte.
- Un cammino si dirà - se è e le sue prime derivate sono cammini chiusi (ovvero induce una funzione su che sia periodica e ).
- Un cammino si dirà regolare se è differenziabile e
- Un cammino si dirà , ovvero regolare, a tratti, se è unione di un numero finito di intervalli su ognuno dei quali è , rispettivamente regolare.
Parametrizzazioni. I cammini possono avere la stessa immagine ma rappresentare modi diversi di ``percorrerla'': e.g. , , ,
tutti hanno come immagine la circonferenza unitaria, il primo la percorre una volta con ``velocità '' in modulo costante eguale ad , il secondo eguale a , il terzo la percorre due volte nello stesso senso, il quarto due volte in senso differente.
- Volendo mettere in evidenza quante volte e in che verso viene percorsa l'immagine di un cammino piuttosto che ``quanto velocemente'' diremo che due cammini e sono equivalenti con la stessa orientazione
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Cammini. - Si dirà cammino una funzione continua , ove è un intervallo.
- Un cammino si dirà semplice se è iniettiva.
- Un cammino si dirà chiuso se è un intervallo chiuso e (in altri termini corrisponde ad una funzione continua dalla circonferenza unitaria in , ovvero una funzione continua su che sia periodica).
- Un cammino si dirà semplice chiuso se è chiuso ed è iniettivo tranne che negli estermi (la funzione che induce sulla circonferenza è iniettiva) .
- Un cammino si dirà se è differenziabile con continuità volte.
- Un cammino si dirà - se è e le sue prime derivate sono cammini chiusi (ovvero induce una funzione su che sia periodica e ).
- Un cammino si dirà regolare se è differenziabile e
- Un cammino si dirà , ovvero regolare, a tratti, se è unione di un numero finito di intervalli su ognuno dei quali è , rispettivamente regolare.
Parametrizzazioni. I cammini possono avere la stessa immagine ma rappresentare modi diversi di ``percorrerla'': e.g. , , ,
tutti hanno come immagine la circonferenza unitaria, il primo la percorre una volta con ``velocità '' in modulo costante eguale ad , il secondo eguale a , il terzo la percorre due volte nello stesso senso, il quarto due volte in senso differente.
- Volendo mettere in evidenza quante volte e in che verso viene percorsa l'immagine di un cammino piuttosto che ``quanto velocemente'' diremo che due cammini e sono se
, continua, invertibile crescente e quindi con inversa continua
- Se non si `einteressati ai versi di percorrenza si può introdurre una nozione di equivalenza meno stringente ammettendo riparametrizzazioni continue e strettamente monotone.
NOTA: se un cammino a tratti è regolare sulle parti interne di un numero finito di intervalli che ricoprono allora è equivalente a un cammino -regolare a tratti
Curve I cammini solo continui possono avere immagini non aderenti all'idea intuitiva di curva: si possono trovare cammini che ricoprono l'intero quadrato nel piano! D'altronde un concetto geometrico che riguardi l'immagine di un cammino se formalizzato in termini di cammini non deve dipendere da parametrizzazioni equivalenti.
- Quindi in termini di cammini una curva orientata è la classe di equivalenza di cammini con un rappresentante regolare a tratti che tranne per un numero finito di parametri risulti iniettivo (che corrispondono ad un numero finito di ``autointersezioni'' dell'immagine).
Tangente Tranne un numero finito di punti un insieme che può essere visto come immagine di una parametrizzazione regolare a tratti del tipo precedente ha una direzione tangente data dal versore tangente .
In particolare poichè dalla definizione di differenziabilità e per la diseguaglianza triangolare si ha:
ovvero l'errore dato dall'approssimazione lineare è infinitesimo relativamente a ciò che si desidera misurare.
-superficie parametrica regolare - Si dice -superficie (parametrica) regolare una funzione
ove è connesso, e , per cui:
i- la è restrizione di una funzione su una perto contenente
ii- i vettori generano un sottospazio di dimenzione in : ovvero vi siano indici
per cui
- Una superficie parametrica si dirà semplice se è iniettiva.
NOTA: una che sia intorno alla chiusura di da naturalmente una -superficie che parametrizza il suo grafico
NOTA: il teorema del rango assicura che l'immagine di una superficie semplice è almeno localmente nel codominio un grafico.
- Come per le curve si ha che l'immagine di una -superficie ha in ogni suo punto un piano tangente dato da al variare di .
-varietà I teoremi del Dini e del rango rendono la seguente definizione naturale, in quanto non tutti i luoghi di zeri possono essere visti come immagine di una superficie regolare semplice:
- Un sottoinsieme di si dice -varietà se:
per ogni vi è un intorno di e una
i- e: o
ii- è ed iniettiva
iii- è
- La famiglia si dice sistema di coordinate locali per , mentre le parametrizzazioni locali.
NOTA: ogni risulta una -superficie parametrica semplice: il suo differenziale ha rango massimo poichè composto con quello di deve dare l'applicazione identica di .
Lunghezza - Si dice lunghezza di un cammino
- La lunghezza di un cammino è eguale per cammini equivalenti.
- Un cammino si dice rettificabile se ha lunghezza finita.
NOTA: intuitivamente la lunghezza defita non corrisponde alla misura dell'immagine ma alla misura del percorso fatto: ciò accade per cammini semplici.
Teorema Se è a tratti
Integrazione non orientata di funzioni su superficie parametrica Sulla falsariga del teorema di cambiamento di variabile negli integrali multipli, considerando la corrispondenza tra somma dei determinanti minori di vettori in e -volume del -parellepipedo da essi generato sembra naturale definire per una -superficie il suo volume come ``somma infinita'' dei -volumi dei parellelpipedi ``infinitesimi'' dati dall'approssimazione lineare
NOTA: per una superficie semplice in effetti ciò corrisponde all'dea intuitiva di misura della sua immagine. Altrimenti tale nozione tiene conto delle diverse ``sovrapposizioni'' (su sottoinsiemi di misura non nulla del dominio) date dalla parametrizzazione.
- Data una funzione continua sull'immagine di una -superficie condominio misurabile si definisce
- Nel caso di ipersuperficie che sia un grafico ovvero e , si ottiene:
- Nel caso di cammini, per i quali la definizione si estende direttamente nel caso a tratti, si ottiene:
Propopsizione .
- Se è un cambiamento di variabile regolare (con e misurabili e iniettiva con differenziale invertibile ) dal teorema di cambiamento di variabile per gli integrali multipli segue che gli integrali rispetto a una superficie su sono eguali a quelli rispetto alla superficie
NOTA: in particolare l'integrazioni di funzioni su un cammino non dipendono dall'orientazione relativa di riparametrizzazioni.
- Nel caso di un insieme paramettrizzato da (che è immagine di ) una -superficie semplice ha senso scrivere
Integrazione su varietà Per integrare una funzione su una varietà
si espime questa come unione di immagini di parametrizzazioni locali,
ovvero si scrive la funzione come somma di funzioni nulle fuori dagli intorni in
cui la varietà è immagine di una parametrizzazione locale, si integra su queste
e si somma.
Volumi e aree di figure di rotazione: formule di Guldino
Domini semplicemente connessi cfr. app. seconda parte lez. X.